RISARCIMENTO DELLE SPESE DI ASSISTENZA MEDICA FUTURA

La Corte di Cassazione con la pronuncia in esame, sentenza 28 marzo 2024 n. 8371, ha affermato che, affinché alla vittima di malasanità possa essere riconosciuto il risarcimento del danno patrimoniale delle spese di assistenza future, il danneggiato dovrà dimostrare, eventualmente anche tramite presunzioni, che la spesa si prolungherà per un certo periodo o per tutta la durata della vita residua.
Il paziente, vittima di errore medico, ha diritto al riconoscimento delle spese di assistenza già sostenute e di quelle che sosterrà in futuro, per colpa dell’errore medico subito.

Il soggetto vittima di malpractice sanitaria riporta danni patrimoniali e danni non patrimoniali.
Nel danno patrimoniale bisogna distinguere due aspetti: da un lato il danno emergente e dall’altro il lucro cessante.
Il danno emergente è quello subito dal paziente per le spese di assistenza (mediche, fisioterapiche, farmaceutiche) idonee a curare la propria malattia- causata dall’errore medico subito- fino alla guarigione; mentre il lucro cessante è rappresentato da tutte le spese assistenziali e mediche che la vittima dovrà sostenere per un certo periodo o per tutta la vita.
Nel primo caso rientrano ovviamente i costi necessari per sostenere visite specialistiche, cicli di fisioterapia per porre rimedio all’errore subito e tali somme potranno essere richieste alla struttura in cui si è verificata la malpractice medica e risarcite grazie alla semplice esibizione delle spese sostenute; nel secondo caso, invece, rientrano le spese mediche generiche come l’acquisto di farmaci o le prestazioni rese dal medico generico.
Se, invece, siamo in presenza di lesioni più gravi e il paziente necessità di cure e assistenza per una certa fase della sua vita o per tutta la vita, anche in questa situazione la vittima ha diritto al risarcimento dei danni per lucro cessante.
In altre parole, l’ospedale dovrà risarcire in anticipo la vittima in modo da poter sostenere queste spese future.

La Suprema Corte ha ribadito con fermezza che il danneggiato, per ottenere il risarcimento delle spese future di assistenza, dovrà dimostrare di dover sostenere tali somme per una fase della vita o per tutta la durata.

 

 

 

 

Dott. Luigi Pinò

 


 

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