Le donne con il tumore al seno metastatico hanno una nuova opportunità di cura rispetto a quella tradizionale ossia la chemioterapia metronomica.
Essa prevede la somministrazione orale di farmaci a basso dosaggio e in modo continuativo da assumere a casa propria.
Questa nuova opportunità di cura può offrire alcuni vantaggi come pochi effetti collaterali, niente perdita di capelli, assunzione orale di farmaci e ridotti accessi in ospedale. Uno studio effettuato dall’Istituto Europeo di Oncologia, ha dimostrato che questa nuova terapia è in grado di controllare la malattia per un lungo tempo senza un aumento della tossicità poiché la paziente riesce a condurre una vita non troppo diversa rispetto a quella prima della malattia.
La terapia metronomica offre un controllo migliore della malattia perché rallenta il tempo di progressione di circa 4 mesi e riduce il rischio di dover interrompere la cura per il sopravvento di effetti collaterali, con un vantaggio in termini di tempo pari a 3 mesi e mezzo.
Uno studio pubblicato sulla rivista scientifica -”Jama Oncology”- ha dimostrato che il trattamento ha un’efficacia superiore rispetto alla chemioterapia standard tradizionale con minori effetti collaterali.
La dott.ssa Elisabetta Munzone, oncologa della Divisione di Senologia Medica dell’Istituto Europeo di Oncologia(IEO), commenta positivamente i risultati ottenuti dallo studio sulla chemioterapia metronomica poiché – grazie alla minor tossicità cumulativa e ai minor effetti collaterali – è in grado di ridurre il rischio di interruzione della cura.
Ora cerchiamo di capire le differenze tra i due trattamenti con gli svantaggi e i vantaggi.
Una differenza tra la chemioterapia tradizionale e quella metronomica sta sicuramente nella modalità di somministrazione: attraverso la via venosa quella tradizionale e via orale quella metronomica con farmaci a basso dosaggio e in modo continuativo.
Nella chemioterapia metronomica il farmaco può essere assunto da casa senza per forza recarsi in ospedale, si hanno minori effetti collaterali come, ad esempio, poca perdita dei capelli o miglior tolleranza del trattamento, assenza di tossicità cumulativa con la possibilità di usare la chemioterapia per lunghi periodi.
Peculiarità queste che sono escluse nella chemioterapia tradizionale perché provoca la caduta dei capelli, l’assunzione del farmaco in dosi elevate può avvenire solamente in ospedale, provoca la tossicità cumulativa e proprio per questo motivo viene sempre meno tollerata dall’organismo del paziente e provoca effetti collaterali importanti.
Dott. Luigi Pinò
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